TUMORE AL SENO: IMPORTANZA DELLA FASE PRE- E POST-INTERVENTO

Secondo le stime, il tumore della mammella è la neoplasia più diagnosticata all’interno della popolazione italiana. L’approccio chirurgico ed i trattamenti radio- o chemio-terapici, oltre alla terapia ormonale spesso prescritta possono portare a delle complicazioni quali:
  • Linfedema, ossia un aumento della componente linfatica (liquida) causata dalla perdita o dall’ostruzione dei vasi linfatici e dall’aumento del tessuto fibroso ed adiposo.
  • Riduzione di forza e mobilità dell’arto superiore dallo stesso lato dell’intervento con il conseguente instaurarsi di posture viziate, che possono ripercuotersi anche sulla zona cervico-dorsale.
  • Parestesie e disestesie dell’arto omolaterale, ossia alterazioni della sensibilità quali formicolii, intorpidimento e dolore.
  • Axillary web syndrome, ossia la formazione di corde fibrose simili alla consistenza di un tendine; queste sono dovute ad una stasi venosa e linfatica del sistema fasciale superficiale.
  • Aumento del rischio cardio-vascolare indotto dalle comorbidità e dal decondizionamento post-intervento e dalla terapia sistemica spesso adottata.
Per questo motivo la fisioterapia abbinata alla kinesi (movimento) mirata è di fondamentale importanza per ridurre le complicazioni sopracitate ed accelerare il processo di recupero. Se però si è soliti dare importanza solo ad un percorso post-intervento, appare evidente invece l’enorme necessità di agire anche prima dell’intervento. Previa valutazione globale ed analitica delle caratteristiche e delle qualità del soggetto, il percorso preventivo, riabilitativo e rieducativo, infatti, dovrà mirare a:
  1. Incrementare la mobilità e la flessibilità dell’arto superiore e del tratto cervico-dorsale.
  2. Incrementare l’apporto vascolare del distretto interessato.
  3. Elasticizzare i tessuti fibrosi-cicatriziali nel rispetto della ferita e del trauma subito.
  4. Migliorare la forza e la resistenza del soggetto
  5. Includere esercizi aerobici per l’incremento delle funzionalità sia cardio-vascolari che circolatorie locali.
Il tutto nel rispetto degli schemi motori e delle asimmetrie dell’individuo.
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Team Ergomnia